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Il libro espone i primi risultati di un serio impegno di ricerca scientifica, iniziato da alcuni anni, sul valore umanistico e formativo delle scienze motorie. L'esaltazione del valore del corpo, della motricità, dell'attività sportiva nella concezione cristiana della vita umana, documentata nelle pagine di questo volume, dovrebbe indurre a ricercare in motivazioni profonde l'entusiasmo che solitamente connota l'impegno dei cultori di scienze motorie. Piace fantasticare che il futuro inaugurato da questo libro possa incrementare la gemmazione delle scienze legate alla motricità umana e che possano nascere, con criteri rigorosi, per esempio, "scienze della prima alfabetizzazione motoria", "scienze dell'educazione della motricità espressiva", "scienze della motricità compensativa"... Sottoscrivendo una delle dichiarazioni conclusive del libro, "Non riteniamo il presente lavoro privo di scientificità perché si muove lungo la linea di confine tra scienza, filosofia e religione. Anzi, riteniamo che sia proprio questa ampiezza di respiro ciò che può essere generatore di ricchezza ulteriore".
